LA PRODUZIONE DEL PREFABBRICATO: TECNICA E TECNOLOGIA | Nel primo articolo, La storia della prefabbricazione, abbiamo già appreso come quest’ultima non sia semplicemente un processo di montaggio in cantiere che si effettua in un solo modo e con lo stesso risultato. Anche il tema de I vantaggi della prefabbricazione, tra cui la velocità di montaggio, la riduzione dell’impatto ambientale e il risparmio economico, ormai sono argomenti assodati, come lo è anche il concetto di Ecosostenibilità nella prefabbricazione.
Con la pubblicazione del quarto capitolo di #StorieConcrete, vogliamo entrare nello specifico a parlare di tecnica e tecnologia adottate nella produzione del prefabbricato.
In una costruzione prefabbricata, come abbiamo già detto, alcune componenti vengono realizzate in cantiere e poi assemblate sul luogo di destinazione: quindi è necessario predisporre in maniera adeguata il trasporto degli elementi. Ma prima di tutto, la scelta dei materiali e degli elementi di connessione nelle strutture prefabbricate sono fondamentali!
Oggigiorno le alterazioni materiche sono di grande attualità nell’edilizia: infatti un’insufficiente conoscenza delle caratteristiche dei prodotti impiegati, una cattiva esecuzione e un’assenza di manutenzione possono portare a degradare il prodotto. Ricorrere a calcestruzzi auto-compattanti, ad esempio:
- accorcia i cicli;
- assicura buona lavorabilità con bassi rapporti acqua/cemento;
- hanno una maturazione accelerata grazie all’uso del vapore.
Inoltre il sistema di additivazione è fondamentale per ottimizzare il comportamento del materiale sin dalle prime fasi produttive, consentendo di evitare sprechi di energia termica.
Ma non solo. Parlando di sviluppo, grandi passi in avanti si sono fatti in termini di funzionalità ed estetica. Infatti, il progresso ha reso possibile una resa eccellente in termini energetici dell’involucro, che ora privilegia un tipo di rivestimento completamente indipendente rispetto all’ossatura portante. Ciò comporta che il calcestruzzo non sia più considerato “un monoblocco scuro e sgradevole alla vista”, ma rappresenta un materiale da costruzione che può essere arricchito e caratterizzato da un’infinita varietà di finiture superficiali proprio per le sue grandi doti di versatilità e plasmabilità. I prefabbricati moderni sono infatti delle costruzioni esteticamente piacevoli, sicure e molto vantaggiose in termini di costi.
Se per molto tempo infatti il calcestruzzo ha vissuto come surrogato della pietra o come materiale non degno di essere esposto alla vista, adesso è sfruttato per le sue caratteristiche strutturali e celato sotto un rivestimento più nobile. Alla “rinascita” del calcestruzzo faccia-vista contribuì Tadao Ando: così le lisce superfici lasciate a vista furono un riferimento da imitarsi in tutto il mondo. Così, lo sviluppo tecnico ha consentito la realizzazione di superfici in calcestruzzo a vista connotate da qualità cromatiche e tessiturali interessanti e notevoli.
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